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20 Aprile 2024

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“Nude allo specchio”, ecco Diana Genovese

Di Felice Massimo De Falco

Classe ’86 napoletana, frequenta nel 2015 l’accademia REA di Roma dove studia per diventare makeup artist. Terminato il percorsi di studi inizia subito a lavorare nell’ambito dello spettacolo. Partecipa alle selezioni del Lazio di Miss Italia, trucca gli attori della Compagnia Teatrale Europa Musica diretta dal Maestro Renzo Renzi. Truccatrice per il concorso di bellezza del Comune di Aprilia dal 2015 al 2017. Nel 2018 entra a far parte del team di Inglot Italia. Attualmente lavora come freelance per eventi privati  

Diana si mette “a nudo” per noi

  • Moda e trucco: cosa ti ha fatto propendere per quest’ultimo?

Ho sempre “giocato con i colori” gli studi artistici davano vaghi indizi su quello che poi sarebbe diventata una professione, ma che in giovane età non soddisfacevano e non mi lasciavano esprimere appieno la mia creatività. Qualche anno più tardi ho scoperto che potevo giocare con quei colori in un modo che mi facesse star bene ed appassionare a ciò che facevo veramente.

  • Chi é la vera modella che esprime femminilità?

Quella che si sente confident con se stessa. Quella che ha consapevolezza del suo corpo e delle sue espressioni ed emozioni e riesce a trasmetterle a chi ha davanti.

  • Che richieste fanno le modelle sul trucco?

Bisogna fare una differenza tra chi si è appena approcciata e chi lo fa già da anni. Chi lo fa a livello professionale ha degli standard abbastanza elevati. Conoscono già cosa le valorizza di più e la loro percezione che hanno con un makeup piuttosto che un altro. Soprattutto se è il primo incontro spesso sono titubanti, il segreto è ascoltarle ed assecondare, al limite del possibile, le loro richieste. Dopotutto stiamo lavorando con la loro immagine ed è giusto rispettarla tranne se non c’è un mood imposto e già concordato per il set.

  • Il trucco può mascherare la personalità di una donna?

Sono dell’idea che molte persone si trucchino per nascondere delle carenze. Per alcuni versi il makeup deve dare sicurezza. E’ bene saper dosare senza esagerare. Il trucco serve ad esaltare non a celare o modificare il nostro io.

  • Sempre più uomini ricorrono al trucco. É vero? Come mai?

Soprattutto nello spettacolo è nella norma. In tv è normale che anche gli uomini vengano truccati per correggere piccole imperfezioni. L’immagine che deve arrivare a casa è di una faccia pulita e perfetta. Normalizziamo che anche per gli uomini sia giusto prendersi cura del suo aspetto. Parlerei più di trattamenti per la pelle. E’ difficile trovare un uomo che mette il correttore o si metta il mascara per andare a lavoro, più facile che applichino un contorno occhi o una crema sul viso (anche se, in molti, non lo ammetterebbero mai)

  • La pandemia ha piegato il mondo dello spettacolo. Come hai reagito?

Per un lasso di tempo si è tutto come congelato. Piano, piano ha ripreso. Ancora oggi la ripresa non è totale è più semplice trovare lavori di shooting che clientela privata. La gente è timorosa.

  • Chi vorresti truccare se potessi scegliere?

Virginia Raffaele, la trovo una grande professionista oltre che una bellissima donna.

  • E che trucco useresti? una bella base luminosa, un rossetto nude per incentrare il focus sugli occhi. Lo smokye dai color terra.
  • Cosa pensi delle donne curvy utilizzate nella moda?

Non siamo preparati ad apprezzare qualcosa fuori dallo schema della modella anni 90. La diversità divide.
È importante vengano proposti modelli diversi da stereotipi. Le modelle che siamo abituati a vedere non sono perfetta e spesso diventano modelli irraggiungibili grazie a Photoshop”

  • Qual é il tuo sogno recondito?

Poter vivere di questa professione. Negli anni passati, quando ho potuto, lavorare anche 12 h consecutive non mi pesava e la sera ero sempre soddisfatta della giornata trascorsa. “Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.” Confucio aveva ragione.

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