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19 Aprile 2024

Chi siamo

“Nude allo specchio”, ecco Denise Belleri

Di Felice Massimo De Falco

Mi chiamo Denise Belleri, ho 21 anni. Sono nata a Iseo il 04/11/2000, ho vissuto a Marone (BS) fino all’anno scorso. A Brescia ho frequentato il liceo delle scienze umane (Fabrizio de Andrè) dove ho conseguito il diploma con 87/100. Mi sono presa un anno sabbatico dove ho studiato dizione per conto mio e mi sono successivamente trasferita a Torino dove vivo tutt’ora. Qui Sto frequentando l’università: il DAMS ma il mio obiettivo è quello di trasferirmi a Roma, studiare in Accademia recitazione cinematografica e al contempo lavorare. 

Adesso ho un’agenzia a Roma: la Freaks. 2020/21 Ho frequentato a Milano un breve corso di recitazione con attestato finale e da ottobre invece Frequento dei corsi di recitazione cinematografica, delle master class con alcuni tra i migliori casting directors italiani in l’accademia Professione Artista (a Roma) e ad aprile inizio dei corsi privati di recitazione con il regista Federico Marsicano.
A livello di esperienze cinematografiche oltre a qualche comparsa qua e là, ho eseguito un ruolo secondario nel film ‘Vanitose’ con regista Giorgio Molteni e partirò la prossima settimana per Modica dove gireremo il film ‘Sogno d’amare’ di Enzo Basile in cui impersonerò Elena (coprotagonista).
A livello teatrale: 2018/19 ho eseguito un laboratorio sulle emozioni e la psicologia con università di Bergamo.                                  2014/15 ho frequentato 4 anni di teatro, due a livello accademico a Brescia (Accademia H-vox) e due a livello amatoriale.  2011/12 Facevo parte del gruppo di teatro del paese in cui sono cresciuta (Marone). 
Interessi: Mi affascina l’arte e soprattutto quella moderna e contemporanea e la letteratura; mi interessa l’astrologia anche se non ne so molto. Amo la natura e fare lunghe passeggiate nei boschi e sono vegetariana da tre anni per motivi etici (sono animalista). Ho una gattina che si chiama Puffi.
Fin da bambina mi diletto nella scrittura: scrivo pensieri, riflessioni personali, pezzi di biografia mia e mi sto cimentando ora nella stesura di un romanzo rosa. 
Mi piace molto la danza e in particolare la pole dance che vorrei iniziare a praticare. Ho fatto però nuoto, danza basi di moderna, palestra, corsa staffetta. Mi piace anche sfilare e fare shooting fotografici nel tempo libero e cucinare.
Sono alta 164 cm, indosso la 36/38 e porto un 37.5 di scarpe.
Nel sociale a Brescia 2016/18: ho lavorato con i bambini del nido e delle elementari per 2/3 settimane cercando di capire le dinamiche della classe e prendendomi cura di loro.
Ho fatto l’animatrice e l’educatrice ai Grest e ai campo- scuola.
Ho lavorato in un centro di Malati di Alzheimer per due settimane. Tutti e tre i contesti mi hanno permesso di riflettere sull’importanza della vita: da una parte i bambini che  ancora devono conoscerla e apprenderne consapevolezza e dall’altra una consapevolezza che  ormai è volata via.

L’ultima cosa che vorrei dire è che per me non è facile affrontare questo mondo. Non tanto perché non ho l’appoggio della famiglia ma piuttosto per quanto questo mondo sia così estraneo e sconosciuto alla mia famiglia tanto che spesso non lo capiscono. Mio padre, che io ammiro profondamente e che non smetterò mai di stimare per la persona che è, ha iniziato a lavorare all’età di 10 anni e non ha mai smesso. Fa il muratore nella zona in cui sono cresciuta, un piccolo paesino in cui non è facile far capire che al di là di quelle case c’è un altro mondo. Mia madre, una bellissima donna, si fa in quattro tutti i giorni per andare a lavorare in un ricovero per anziani e per badare a mia nonna quando arriva a casa dopo il lavoro. I miei sono persone che si sono sempre date da fare e non sono mai state ferme nonostante non si siano mai mosse da quel piccolo paesino (Marone). Per me è stato difficile interiormente coltivare la mia passione perché avevo paura di ciò che tutti avrebbero pensato nonostante essa mi appartenga fin da quando ero piccola.  ma per diventare quello che voglio davvero sapevo che sarei dovuta andarmene da lì. Piano piano loro stanno comprendendo e io ne sono felice perché probabilmente senza il loro sostegno e la sicurezza che mi conferiscono, io ora non sarei qua. Per cui li ringrazierò sempre e non ne avrò mai abbastanza, per quanto la vita potrà forse portarci ad allontanarci.

Cosa è per me la recitazione? Poter dare una possibilità a me stessa di conoscermi nel modo più intimo e profondo possibile, è una connessione con la parte di me più nascosta. Quando io recito, vivo di quel momento, accarezzo la me più fragile che nessuno conosce e inizio a darle un po’ di forza e di sicurezza. Mi fa sentire bene, mi fa superare le mie ansie, le mie insicurezze, mi aumenta l’autostima e questo mi porta a voler sempre fare meglio. La recitazione per me è scoperta e riscoperta di quella parte di me che non è mai uscita allo scoperto.

  • Sei giovanissima, nel pieno delle prime esperienze, ma hai già le idee chiare. Cosa scegli per vocazione tra teatro e cinema?

ho iniziato con il teatro e questo mi ha portato ad avvicinarmi all’arte della recitazione fin da piccola, era qualcosa che sentivo dentro, sapevo che era ciò che volevo e questo mi ha permesso di capire che avrei voluto avvicinarmi di più al mondo del cinema. Oggi posso dire, avendo frequentato corsi di teatro e recitazione cinematografica, che sento il cinema più vicino a noi, alla quotidianità, al mio essere.

  • La recitazione é un modo di presentarti al mondo?

si ma non tanto per mostrarmi o per raggiungere qualcosa di vano, ma per farmi ascoltare, per far comprendere che dietro alla mia persona c’è un mondo da scoprire, un mondo nascosto che è quello che deve emergere. Vorrei donare qualcosa di mio, di positivo, di umano a chi mi guarda.

  • Con chi ti piacerebbe lavorare?

Bella domanda! Ci sono così tanti artisti che è difficile dover scegliere. Ti direi Brad Pitt o Leonardo di Caprio ma la vedo un po’ più difficile ahah. un regista emergente e che stimo molto è Andrea de Sica. Mi piacerebbe molto lavorare con lui, mi piace il suo stile e i suoi progetti mi incuriosiscono sempre!

  • Lo studio é fondamentale in questo mestiere. Poi cosa ci vuole per emergere?

il talento e la passione, ma anche una forte conoscenza di se stessi e una grande sicurezza. La passione, secondo me, è quella che non deve mancare mai. È quella che ti deve portare a dire: ‘ faccio questo lavoro perché lo amo e solo così non dovrò lavorare un solo giorno della mia vita’. E poi, inutile negarlo, Serve anche un pizzico di fortuna! Quella non guasta mai ahah..

  • Ti piace l’arte drammatica o comica?

io sono più improntata per il drama ma questo non significa che mi fermo qua. Mi piace sperimentare, provare, imparare. Poi l’arte comica è sempre stata un po’ screditata ma vi assicuro che una delle cose più difficili oggi è far ridere una persona!

  • Ti piace anche ballare: ci sono tutti i presupposti per diventare un’artista completa?

non lo so, sicuramente ballare mi piace ma dovrei iniziare a fare mia questa arte a livello tecnico. Non mi dispiacerebbe iniziare anche lezioni di canto ma capisco che dopo diventa un po’ troppo e adesso vorrei concentrarmi sulla recitazione e sul film che dovrò girare a breve

  • Come hai reagito alla pandemia?

inizialmente non ci davo peso. Poi quando la situazione ha iniziato a diventare più seria, ho iniziato a capire molte cose che magari prima davo per scontato (come anche solo avere un amic accanto possa migliorarti la giornata). Sicuramente ha creato moltissimi problemi sia a livello sociale che economico.. molti anche a livello psichico. Spero che la situazione possa mano mano sempre più migliorare e, chi lo sa, magari tornare a due anni fa, prima che tutto ebbe inizio.

  • Se dovessi mandare un messaggio a Putin cosa gli diresti?

eh. Forse un messaggio non lo capirebbe nemmeno, ma neanche cento. Sono sempre stata per la pace e per l’umanità e la solidarietà.. anche solo nei piccoli gesti. Per me vedere che l’uomo possa ancora avere il coraggio (che poi coraggio non è, è solo paura di perdere l’onnipitenza) di fare una guerra, di bombardare, di distruggere e di incutere terrore è assolutamente terribile. La storia ci insegna, per questo viene studiata ma Il presente ci insegna ancora di più a capire che l’uomo quando è accecato dal potere, ha perso tutto.

  • La tua famiglia ti supporta perché ti vuole bene o perché ha constatato che vali?

la mia famiglia mi supporta perché vuole che io sia felice. Sono fortunata perche ho il loro sostegno e spero tanto che credano in me perché in parte loro sono la mia forza oltre ad essere l’esempio più grande che ho di amore nella mia vita

  • Ti intimoriscono all’inizio i riflettori o sei sciolta e pronta?

penso sia normale che intimoriscano inizialmente perchè sono qualcosa di nuovo e diverso e mostrarmi troppo magari mi rende un po’ più nervosa all’inizio, poi piano piano inizio a sciogliermi e a trovare il mio equilibrio e la mia armonia e starei sotto i riflettori tutto il giorno, ahah!

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