11.7 C
Napoli
23 Aprile 2024

Chi siamo

“Nude allo specchio”, ecco Marianna Bonavolontà

Di Felice Massimo De Falco

Sono consulente d’immagine, Style Coach e membro dell’ Accademia Italiana Galateo. Da sempre alla ricerca dell’unicità, aiuto le persone a rompere gli schemi, a trovare uno stile unico e ispirare ad essere la persona che realmente si é. Ho creato Chic Advisor, la guida all’artigianato di lusso. Ricerco le eccellenze dei territori, il “Genio dei luoghi”, artigiani che danno valore al nostro territorio. Scrivo di moda, lifestyle e intervisto vip per diverse riviste cartacee e online. Conduco il tg su Trsp, canale 15 in Molise e 17 in Abruzzo ed ha un blog personale. Sono autrice del libro La Ragazza Col Genio – in quarantena, edito dalla Booksprint Edizioni e scritto durante il primo lockdown che ha colpito l’Italia nel 2020. 

Marianna si mette “a nudo” per noi

Cos’é il galateo?

  • Il galateo è un insieme di norme e codici finalizzati ad aiutare la comunicazione tra individui. Non esiste un buono o cattivo galateo, se il galateo c’è, c’è rispetto, tolleranza e attenzione all’altro, con l’unico scopo di facilitare i rapporti e porre le basi per la socialità. 
  • In tema di crisi ucraina, qual é il galateo della guerra secondo te?
  • A mio avviso il concetto di Galateo è esattamente l’opposto del concetto di guerra; il Galateo della guerra è la pace. Se proprio dovessimo dare delle regole, in tempi di guerra, sicuramente dovrebbero favorire gli aiuti. Ad esempio l’apertura di corridoi umanitari per assicurare ristoro e assistenza alle popolazioni interessate nel conflitto.  Sospensione degli attacchi durante le fasi delle trattative per soluzioni diplomatiche delle controversie. Trattamento adeguato in caso di prigionia. Favorire il cessate il fuoco per consentire l’assistenza ai feriti. Ma ribadisco, il Galateo è una forma di amore e l’amore non va d’accordo con la pace. È accoglienza, tolleranza e rispetto del prossimo, del resto Einstein diceva che “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”.
  • Come si compone lo stile di una persona?
  • Lo stile di una persona è l’essenza della persona stessa che si riversa nell’immagine e nelle scelte stilistiche. È composto da diversi fattori, un mix and match di personalità, ambiente sociale e culturale in cui si è cresciuti ed esperienze di vita che inevitabilmente contribuiscono allo sviluppo e alla crescita del proprio stile.
  • Cosa intendi per artigianato di lusso e come va preservato?
  • L’artigianato di lusso è quel tipo di lavoro che si tramanda di generazione in generazione, ponendo attenzione all’opera, al dettaglio e alla qualità dei materiali. Tutto ciò che racchiude una storia e racconta una tradizione, per me è lusso. Preservarlo non è semplice proprio perché al giorno d’oggi si ha la tendenza ad abbandonare il “vecchio” per passare al nuovo, e infatti sempre più spesso vengono a mancare gli artigiani e spesso botteghe e negozi che hanno storie decennali, cadono nell’oblio perché non ci sono eredi che ne danno seguito. Forse Bisognerebbe riformare la scuola, curare di più i mestieri di una volta e riprendere a valorizzare le opere, al posto di tutta questa omologazione che va a discapito dell’unicità. 
  • Qual é l’opera artigianale per eccellenza?
  • L’opera artigianale per eccellenza? Tutte!  Ogni artigiano nel propio campo può realizzare un’eccellente opera, anche se la mia predilezione va, come già detto, ai lavori che vengono tramandati di padre in figlio. 
  • Sei anche giornalista di moda. Quale sarà lo stile che andrà per la primavera-estate?
  • Anche quest’anno c’è un ritorno agli anni ‘80 ‘90, ai flatform, ai colori fluo anche nel make up grafico. Valentino ha lanciato il tonal look pink addicted anche se Il colore dell’anno decretato dalla multinazionale Pantone è stato il Very peri, infatti le vetrine dei negozi stanno cominciando a riempirsi di questa particolare sfumatura del pervinca. Prevedo anche un ritorno alle gonne lunghe. Vi do una chicca: pare che durante le guerre o poco dopo il termine di periodi di crisi importanti, si sia sempre evidenziato nella storia un ritorno alla gonna lunga o comunque sotto al ginocchio, forse per il bisogno di affetto e maternità che si sviluppa durante i periodi bellici. 
  • Chi é chic?
  • Chi è chic? Chi non imita, chi non vuole apparire ma vuole essere. Chi toglie e non aggiunge. Chic è saper stare con se stessi e nel mondo, tirando fuori la propria essenza ma senza voler sopraffare l’altro, anche esteticamente. 
  • Di cosa parla il tuo libro?
  • Il mio libro parla di una ragazza che vive la pandemia in solitudine, ed essendo abituata alla creatività, ai viaggi e alla vita frenetica, è costretta ad affrontare se stessa, in chiave tragicomica. 
  • Lo hai scritto proprio durante il lockdown. Come hai reagito psicologicamente?
  • Ho affrontato il primo lockdown con estrema serenità, tranne qualche momento di down legato ai ricordi. Probabilmente scrivere mi ha aiutata tanto ma soprattutto lo ha fatto il mio “genio”, quell’individuo immaginario che è proprio il protagonista del libro. 
  • Qual é il tuo orizzonte professionale?

Orizzonti? Uno solo, il cielo… è più in là capirete il perché.

Articoli correlati

Ultimi Articoli