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18 Aprile 2024

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La scivolone degli intellettuali su Enzo Luciano  

Ho letto la lettera degli intellettuali su De Luca, condivido le argomentazioni. Nel mio piccolo sono osservazioni che sollecito da tempo. Servirebbe una riflessione. Trovo intelligente e strategica, poi, la provocazione di coinvolgere il segretario del partito democratico, Enrico Letta. 

Quello che non comprendo, e che non mi piace, è l’attacco alle persone, ai giovani che si dedicano alla politica, ai professionisti che decidono di impegnarsi per la cosa pubblica.

Non condivido cioè, e lo trovo inopportuno e carico di rancore, l’attacco ad Enzo Luciano. 

Per questi intellettuali Luciano deve pagare, sostanzialmente, per due colpe: l’amicizia, la passione. 

La sinistra che scrive la lettera al Nazareno gli rimprovera il legame con Piero De Luca, la guida della segreteria provinciale, l’essere il capo staff del Sindaco di Salerno.

Non comprendo le colpe per quanto mi possa sforzare.

Ed allora rivivo, pensando anche alla mia esperienza, antichi pregiudizi. Quelli che nascono dal populismo più antipatico. 

È capitato anche a me. Anni fa decisi di mettere la mia professionalità, carica di limiti ci mancherebbe, al sevizio della politica e della cosa pubblica. Una scelta precisa che, per le persone serie, preclude tante strade private, che impedisce di cogliere molte opportunità. Si fa per passione e si paga un prezzo altissimo, si presta il fianco ai professionisti delle doppie letture. Ci si dedica al pubblico, ed è impegno h24, e quando finisce l’esperienza si fatica il triplo per tornare nei circuiti lavorativi tradizionali. Molte strade non si riaprono per chi ha ‘la colpa della politica’. Capita a me, credo sia capito o capiterà ad Enzo Luciano. 

Chi si dedica alla cosa pubblica, chi mette la professionalità al servizio della politica, fa una scelta di passione. Rinuncia a molte opportunità. Quelli bravi, non è il mio caso ma credo valga per l’avvocato Luciano, decidono di rinunciare a carriere più brillanti, a guadagni  più alti. Ad una vita più tranquilla e con meno responsabilità.

Non mi piacciono, allora, gli attacchi a chi fa queste scelte. Ho grande rispetto per chi decide di dedicarsi alla politica. Queste opzioni vanno apprezzate e non demonizzate.

L’attacco a prescindere credo scoraggi quelli bravi per spianare la strada alla mediocrità ed agli sfaccendati. E di questi, soprattutto nelle Istituzioni e nei partiti, non abbiamo bisogno.

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