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“Ucraina? l’Europa ha chiuso gli occhi per troppi anni”. Parla la Craxi

“Non si possono sottacere le responsabilità dell’Occidente, l’Europa in questi anni ha chiuso gli occhi di fronte ad una situazione che andava incancrenendosi ma quando partono le bombe bisogna rispondere senza se e senza ma. Le responsabilità di Putin, che utilizza le bombe, sono enormi ed è giusto che l’Occidente risponda compatto e in modo quanto più fermo possibile e con gli strumenti a disposizione per fermare il conflitto. Non si può in alcun modo consentire una guerra alle porte dell’Europa. Ci hanno riportato a tempi che non volevamo più vedere, per parlare dell’ultima minaccia nucleare dobbiamo risalire agli anni 70. I giovani neanche lo sanno cosa è una minaccia nucleare. Questa è una cosa gravissima non può passare la legge della prepotenza sulle leggi del diritto internazionale”. E’ la posizione della senatrice di Forza Italia Stefania Craxi, vicepresidente della commissione esteri del Senato, a New Sound Level.

“Intervento militare? Non abbiamo nessun diritto di farlo perché l’Ucraina non è un paese NATO però dobbiamo sostenere e aiutare la resistenza eroica degli ucraini in tutti i modi possibili, e quindi anche inviando armi. I militari – prosegue – si possono mandare ai confini con l’Ucraina ma non abbiamo in questo momento una legittimità internazionale per intervenire militarmente” e “intervenendo militarmente sarebbe la terza guerra mondiale cosa che va scongiurata in tutti i modi”.

“L’Ucraina ha ufficializzato la richiesta di entrare in Europa? Siamo come al solito in ritardo e soprattutto questo avvenimento cambia lo scenario internazionale: se non si può parlare di nuova guerra fredda o cortina di ferro, poco ci manca. Io credo che i rapporti della Russia con l’Occidente cambieranno radicalmente. Vedo prudenti anche i cinesi non so se lo fanno perché in nome dell’integrità territoriale loro si preparano ad occupare Taiwan oppure perché la minaccia nucleare ha spaventato tanto sullo scenario internazionale”.

“Mi auguro – sottolinea – che i colloqui siano fattivi, produttivi e soprattutto che interrompano l’aggressione militare”, “ci dobbiamo preparare perché questa vicenda sarà lunga e per noi europei soprattutto causerà un danno gigantesco. Prepariamoci all’accoglienza dei profughi. Sarà una lunga e dannosissima guerra per tutti noi”, “adesso noi dipendiamo largamente in termini di energia dalla Russia e abbiamo sbagliato a non renderci indipendenti. Probabilmente dovremmo fare dei risparmi energetici che colpiranno le famiglie italiane. Le nostre alternative sono nel Mediterraneo quindi dobbiamo affrettarci a stringere accordi”. 

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