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25 Aprile 2024

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“Per la capacità di andare oltre ogni cosa. Ecco perché Sanremo é Sanremo” 

di Anna Adamo

Sanremo é Sanremo, non è solo una frase di circostanza. Sanremo è Sanremo, per la capacità di andare oltre.

Oltre lo spettacolo, oltre gli artisti, oltre la musica, che non è mai semplice musica.

Ebbene si, perché la musica portata sul palco dell’Ariston è espressione di valori, di personalità e di pensiero, che ben si mescola con altre forme d’arte. Con l’intrattenimento e i monologhi, ad esempio. 

Quei monologhi che, proprio come la musica, non sono mai semplici monologhi.

Sono un modo per vedere la realtà delle cose da un’altra prospettiva. 

Quella prospettiva che si tende a nascondere, a non guardare quasi mai, perché troppo scomoda e non corrisponde a quello che la gente vorrebbe sentirsi dire.

No. Non non vi aspettate di vederla subito quest’altra prospettiva. 

Perché, non la vedrete mai. Almeno fino a quando non guarderete oltre quello che si dice. É lì che tutto è nascosto. Oltre.

Questo qualcosa che è oltre ciò che si sente o si dice, è possibile trovarlo nel monologo tenuto ieri sera da Maria Chiara Giannetta. 

L’aver portato sul palco dell’ Ariston persone non vedenti e aver spiegato quanto si possa apprendere da costoro, non può e non deve essere visto come un modo per far capire quante cose si possano fare nonostante si abbia una disabilità o quanto speciale sia chi ha una disabilità.

Perché, avere una disabilità non significa non poter o non dover fare delle cose. 

Così come non significa essere speciali.

Essere speciali, sia chiaro, è tutt’altra roba.

Una roba che nulla ha a che fare con la disabilità. Che le persone non vedenti fossero su quel palco é quanto di più normale possa esistere. Si, è vero,erano non vedenti. 

Essere non vedenti non é una cosa comune ai più, ma è altrettanto vero che ancor prima di essere non vedenti siano persone.

Ed è proprio in quanto persone che devono essere prese in considerazione.

È in quanto persone capaci di portare su quel palco la propria esperienza di vita, così come ha fatto qualsiasi altra persona normodotata attraverso la musica o un altro tipo di arte, che devono essere visti.

E si, affinché ciò avvenga è necessario andare oltre.

Oltre quello che è stato detto, che abbiamo sentito o che abbiamo voluto capire.

Oltre quello che solo un festival come quello di Sanremo riesce a comunicare.

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