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Emma Marrone travolta dalle polemiche dopo l’esibizione sul palco dell’Ariston ma la sua è libertà

di Anna Adamo

Non si sono fatte attendere le polemiche sulla settantaduesima edizione del Festival di Sanremo. Protagonista assoluta è Emma Marrone, ritornata sul palco dell’Ariston dopo dieci anni dalla sua ultima partecipazione da cui tornò vittoriosa grazie alla canzone “Non è  l’Inferno”.

Un’ esibizione, quella della Marrone, da lasciare senza parole ascoltatori e giuria, che le ha fatto guadagnare un secondo posto nella classifica della stampa e un sesto posto nella classifica generale.

Visti i risultati ottenuti, si potrebbe pensare che per l’artista tutto stia procedendo per il meglio. Invece, non è affatto così. 

A dimostrarlo sono le polemiche che hanno travolto la sua esibizione di ieri, a causa del simbolo femminista per eccellenza dato dall’alzare le mani davanti al viso unendo gli indici e i pollici, che la cantante ha fatto mentre cantava una strofa di “Ogni volta è così”, ossia la canzone portata quest’anno al Festival.

Diverse le interpretazioni di questo gesto che tanto sembra aver indignato.

Alcuni telespettatori hanno, infatti, pensato ad un possibile coming-out dell’artista. 

La vera interpretazione, però, nulla ha a che vedere con il coming- out, come la stessa Emma ha spiegato il giorno prima.

Quello dello “scandalo” è un gesto fatto nel momento in cui cantava una parte della canzone che recita così: “Ogni volta è così, siamo sante o puttane. E non vuoi restare qui e neanche scappare”, la quale non fa riferimento alle relazioni tossiche, bensì alle relazioni complesse.

Il messaggio della Marrone è chiaro: si rivolge alle donne per dire qualcosa che in realtà è rivolto a tutti, senza distinzioni di sesso.

Non vi sono dubbi che tengano, la polemica che vede protagonista l’artista in queste ore, è tanto ingiusta quanto normale. 

Del resto, Sanremo è anche questo. 

E, nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli.

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