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20 Aprile 2024

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“Quando la musica ti scorre nelle vene…” La storia di Monica Rispoli

Di Anna Adamo


Quella di Monica Rispoli, originaria di Cava Dei Tirreni,é la storia di una ragazza nata con la musica nel sangue.
Allieva della classe di chitarra classica del Conservatorio G. Martucci di Salerno,inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica fin da piccola,seguendo le orme delle sorelle,pianista e cantante lirica una e violinista l’altra.
Un destino già scritto,quello dell’ aspirante musicista, figlio di una passione talmente forte da farle capire,senza esitazione alcuna, di voler vivere di musica per il resto della vita.
“Fin da piccola, racconta,sono stata immersa nel mondo della musica. Per circa quattro o cinque anni ho fatto parte del Coro delle Voci Bianche del teatro di Salerno, avendo così l’opportunità di approcciarmi alla musica classica e all’opera lirica. Con il trascorrere del tempo mi sono appassionata sempre più a tutto ciò e ho deciso di continuare”.
Monica è una ragazza che, nonostante la giovane età,sa perfettamente quello che vuole. Sa che quando si ha una passione, bisogna inseguirla con tutte le forze che si hanno, andando oltre ogni tipo di difficoltà, perché è proprio quando sembra sia finita che comincia la salita.
Una salita, la quale, probabilmente per le persone che vivono al sud può rivelarsi un po’ più ripida che per le persone che vivono al nord,ma sicuramente non impossibile da percorrere.
“Per affermare con certezza che chi vive al nord abbia maggiori opportunità di chi vive al sud, dovrei vivere pienamente la realtà del nord. Una cosa,però é certa: sicuramente in alcune zone del nord si prova un interesse maggiore verso la musica e di conseguenza, data la presenza di numerose case discografiche, ci sono maggiori opportunità. Ciononostante, è doveroso dire vi siano tanti artisti che pur venendo dal sud abbiano fatto la storia,basti ad esempio, pensare a Pino Daniele.
Le opportunità ci sono anche al sud,basta saperle cogliere e affidarsi,in alcuni casi, anche ad un pizzico di fortuna”.
Sono parole,quelle della giovane artista, capaci di offrire un barlume di speranza a chi fa fatica a credere nei propri sogni, soprattutto dopo i lunghi mesi di lockdown che ci hanno visto protagonisti, durante i quali tutto sembrava essersi perso.
Sono parole di chi,in quei mesi, proprio grazie alla musica è riuscita a non crollare, portando così a termine uno dei suoi più grandi progetti, ovvero “Per non ritornare più”, il suo primo inedito.
“Per non ritornare più,il mio primo inedito, è nato proprio durante la pandemia. Lo avevo già scritto in precedenza, ma è in quel periodo che l’ ho perfezionato e completato”.
É un inedito forte, in cui si conferisce larga espressione ai sentimenti, a quei momenti della vita in cui si prende consapevolezza del fatto che alcune cose stiano per finire e bisogna lasciarle andare,senza commettere l’errore di continuare ad inseguirle con la speranza che tutto possa ritornare ad essere come prima.
“É necessario, racconta Monica, lasciar andare quello che non può continuare e sta per finire. Inseguire qualcosa che non possiamo cambiare è inutile, così facendo si rischia di perdere se stessi.
Tutto ciò non deve accadere.
Preservare se stessi e la cosa più giusta che si possa fare in alcune situazioni”.
Capacità di preservare se stessi e vivere di musica, la giovane artista è questo e molto altro ancora.
É ambizione e voglia di raggiungere grandi traguardi. Non esclude, infatti, la possibilità di prendere parte ad un talent show in futuro, nonostante non ami la competizione da un punto di vista musicale.
“Non escludo,in futuro, la possibilità di prendere parte ad un talent, – sostiene- perché questi ultimi costituiscono un ottimo trampolino di lancio. Devo, però, anche dire che non amo la competizione quando si parla di musica, perché ritengo che quest’ultima sia espressione di sé stessi. Tutte le forme d’arte sono diverse tra loro.
Ognuno di noi ascolta il tipo di musica che maggiormente ci rispecchia, perciò dico che la competizione non sia opportuna, in quanto non esiste un tipo di musica migliore rispetto ad un altro. Le forme d’ arte sono tutte meravigliose.”
La strada è ancora lunga,ma Monica le carte regola per diventare un’ artista affermata sembra averle proprio tutte. Lo si evince dalle parole frutto di una nobiltà d’animo che solo i grandi artisti posseggono.
“Quando canto, – conclude- mi piacerebbe trasmettere dolcezza e gentilezza, perché noto che nella società odierna tali qualità tendono a mancare. Quando si è dolci e gentili si corre rischio di essere fuori luogo.
Gentilezza e dolcezza a parer mio sono le basi da cui ripartire per dar vita ad un mondo migliore.
Anche la musica ha sempre avuto ruolo importante da un punto di vista sociale, alcune delle più grandi rivoluzioni sono partite proprio da quest’ultima. Perciò, ritengo fondamentale trasmettere messaggi forti e positivi con la speranza che chi ci ascolta possa prenderli in considerazione”.

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