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25 Aprile 2024

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“L’omosessualità é normalità. Parlarne di più è necessario” L’appello dell’aspirante Miss Giulia Talia

Di Anna Adamo


La vita della ventiquattrenne romana Giulia Talia é divisa a metà tra la realizzazione professionale e la voglia di mantenere fede alla promessa fatta alla nonna, venuta a mancare lo scorso anno a causa del Covid-19.
Nel lontano 2008, quando ad essere eletta Miss Italia fu Miriam Leone, infatti, quest’ultima le disse che a quel concorso un giorno avrebbe partecipato anche lei.
Quattordici anni dopo, Giulia a Miss Italia é andata per davvero.
Ammessa alle prefinali nazionali,partirà prossimamente per Jesolo, laddove cercherà di sbaragliare la concorrenza e portare a casa la corona.
Si potrebbe pensare che per la bella romana tutto proceda per il verso giusto, ma non é esattamente così. O almeno, non lo é del tutto, poiché é bastato un video di presentazione pubblicato sui suoi profili social per far si che diventasse oggetto di una polemica la quale sembra non avere fine.
“Lo staff di Miss Italia,spiega Giulia, ha chiesto a tutte le concorrenti di fare un video di presentazione. Ognuna di noi ha detto da dove viene, cosa fa nella vita, quali sono le nostre aspirazioni e la nostra situazione sentimentale, di cui ho anche io parlato raccontando di convivere da tre anni con la mia compagna. Prima di registrare quel video non ne avevo parlato in nessuna delle tappe del concorso alle quali avevo preso parte”.
Una confessione naturale per l’ aspirante Miss, che mai ha vissuto la propria omosessualità come qualcosa che potesse farla sentire diversa o sbagliata.
“Probabilmente omosessuale lo sono sempre stata, ma tutto si è concretizzato negli anni dell’ università. É in quel periodo che ho capito di essere attratta dalle donne e ho realmente preso consapevolezza di quello che mi stava accadendo. Per me non è mai stato un problema. A causa dell’ attrazione per persone del mio stesso sesso non mi sono mai sentita diversa o sbagliata e mai nessuno mi ha fatto sentire in tal modo. É avvenuto tutto nella maniera più naturale possibile”.
Sono parole d’ amore,quelle di Giulia.
Parole d’ amore vero,puro,sincero.
Un amore la cui bellezza può essere compresa pienamente solo da chi lo vive in prima persona. Un amore che mai si dovrebbe pensare possa essere utilizzato per secondi fini, come ad esempio quello di cui l’ aspirante Miss é stata accusata, ossia arrivare alle prefinali di Miss Italia.
“Non ho partecipato a Miss Italia per parlare della mia omosessualità. A Miss Italia l’ orientamento sessuale delle partecipanti non conta, i requisiti che contano sono altri. Non volevo di certo essere considerata diversa, perché non lo sono. Ho detto di vivere con la mia compagna, con la stessa spontaneità con la quale le altre concorrenti hanno detto di essere sposate, fidanzate o di convivere con i propri ragazzi, perché per me la mia omosessualità rappresenta la normalità. Mai avrei immaginato di poter essere accusata di utilizzare il tutto per vincere il concorso. Mi é stato detto di essere stata scorretta nei confronti delle altre partecipanti. E l’accusa di scorrettezza é ciò che più mi ha ferita”.
Ebbene si, Giulia é una donna ferita.
Una donna ferita dai pregiudizi, dalle insinuazioni di chi ancora oggi non riesce a vedere l’ omosessualità come qualcosa di estremamente normale.
“Lo scalpore che l’aver dichiarato io sia omosessuale ha destato, permette di capire che su questo tema ci sia ancora tanto da lavorare.
L’ omosessualità é una cosa normale e se ne dovrebbe parlare di più”.
Parlarne di più, ecco cosa vuole fare l’aspirante Miss dopo aver metabolizzato il dolore provato negli ultimi giorni.
Del resto,ciò che segna, insegna.
E Giulia da ciò che l’ha segnata ha imparato più di quanto si possa immaginare.
Ha imparato a convivere con il dolore. Ha imparato che quest’ultimo può aiutarci a diventare persone migliori,capaci di aiutare chi sta vivendo le nostre stesse difficoltà.
” L’ impatto mediatico che questa vicenda ha avuto mi ha fatto capire é necessario parlare di omosessualità. É necessario per far si che venga considerata una cosa normale e,se il mio parlarne apertamente può essere d’aiuto in tal senso, ben venga”.
Inutile girarci intorno, la battaglia dell’aspirante Miss é lunga e difficile.
Ma,se come dice un antico proverbio: “chi ben comincia è già a metà dell’opera,Giulia é sicuramente sulla strada giusta.
Una strada che porterà la società in cui viviamo a considerare l’ omosessualità una forma d’ amore come tutte le altre e non qualcosa che desta scalpore.

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