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Napoli
19 Aprile 2024

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Al Museo della Moda di Napoli si discute di eleganza e sostenibilità 

“Vintage ed ecosostenibilità” il tema della riflessione promossa dal Museo della Moda di Napoli.

“La moda si ricicla e diventa green” il sottotitolo, il filo conduttore, che ha accompagnato i lavori nella suggestiva location di piazzata Mondragone a Napoli. 

Una occasione, con diversi relatori, per tenere insieme la moda, le tendenze, il rispetto dell’ambiente.

I lavori aperti da Maria D’Elia, commissario straordinario della Fondazione Mondragone.

Il Commissario, e lo ha spiegato nella sua introduzione, ha voluto stimolare diverse personalità, stilisti di diverse generazioni, ha poi sottolineato la necessità di puntare su “idee nuove, tradizione, recupero dell’antichità e rispetto dell’ambiente”.

Edoardo Imperiale, direttore della Stazione Sperimentare delle Pelli, ha illustrato le sfide che ha difronte la filiere delle pelli e più in generale il comparto moda, fra innovazione, sostenibilità e tutela della qualità. Il direttore ha spiegato le attività della SSIP sulla Ricerca e per favorire il riciclo ed il riuso dei prodotti. Lo stilista Alessio Visione, eccentrica intelligenza e testimone dell’eleganza, ha ricordato, con esempi concreti, le sue originali attività di recupero, di riconversione. 

La stilista Marinella Piccino, erano esposti abiti inediti a sua cura, si è concentrata sul concetto di sostenibilità “produrre oggi senza danneggiare chi verrà domani” sottolineando che è sfida della moda e sua in particolare. 

Ha chiuso i lavori la mostra fotografica della giovane talentuosa Vittoria Maglione. Una occasione per interrogarsi sull’ambiente, sul rispetto del mondo e della natura. La modella protagonista Giorgia Caleca, con il prezioso lavoro del Make Up Artist Manuel Di Lorenzo.

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