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L’arcivescovo di Napoli ai preti ‘no vax’: “Fate il tampone”

 “Lo stato di emergenza, prorogato dal Governo italiano fino al prossimo 31 dicembre 2021 a causa della nota pandemia in atto, richiede a tutti, specialmente a coloro che per varie ragioni si trovano a contatto con persone di diversa età e condizione di salute, l’adozione di comportamenti responsabili e generosi”. Lo scrive l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, in una lettera inviata ai sacerdoti, diaconi, ai ministri straordinari della Comunione, agli operatori pastorali dell’Arcidiocesi di Napoli.

“D’altronde la stessa Conferenza Episcopale Italiana – scrive – nella recente nota del 1° ottobre ribadiva ‘l’invito, soprattutto per coloro che a vario titolo sono coinvolti in attività pastorali caratterizzate da maggior rischio di contagio, di accedere, in mancanza di documentati impedimenti, alla vaccinazione quale concreto gesto e atto di amore verso il prossimo’”. “Tuttavia, alcune persone – ricorda Battaglia -, tra cui qualche ministro ordinato e qualche operatore pastorale, mi hanno manifestato la loro impossibilità fisica o morale a sottoporsi alla vaccinazione.Pertanto, tenuto conto di tutto ciò, chiedo a tutti coloro che intendono comunque svolgere il loro servizio a favore del Popolo di Dio, di sottoporsi al tampone rinofaringeo secondo le disposizioni delle Autorità sanitarie al fine di accertare la loro negatività al SarsCov2”. 

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