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“Tamponi? Non devono pagarli i lavoratori”

Dopo il confronto con Mario Draghi eravamo scuri in volto perché senza tamponi gratuiti, il governo scarica sui dipendenti il costo della sicurezza nei luoghi di lavoro. E lo fa solo perché non riesce ad avere una linea unitaria sull’obbligo vaccinale”. Ecco Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Se è un presidio sanitario per la sicurezza sul lavoro, il costo di questa sicurezza non può ricadere sui lavoratori. Ci hanno detto che i tamponi hanno un prezzo calmierato, ma io ho dovuto farne uno per incontrare Draghi e mi è costato 22 euro” ha sottolineato Bombardieri. “Ho mostrato lo scontrino e mi hanno risposto che non tutte le farmacie aderiscono agli accordi per avere un prezzo calmierato, altrimenti sarebbe venuto 15 euro”, ha precisato il segretario della Uil. “Poi hanno aggiunto che stanno lavorando per ampliare il piano di adesioni. Sarebbe utile, quindi, rendere gratuiti i tamponi fino al 31 dicembre, in modo da avere più tempo per sciogliere questo nodo e tutti gli altri che sono ancora sul tavolo”, ha concluso.

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