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“Mi sono ammalata di anoressia e ho rischiato di morire. Ai miei coetanei dico di amare la vita e non sprecarne neanche un attimo”

di Anna Adamo

La vita di Alba Toninelli è divisa a metà, c’è un prima in cui ha toccato con mano la morte e un dopo, in cui a fare da padrona è la voglia di amare la vita e insegnare agli altri ad amarla senza sprecarne neanche un attimo.

Ci riesce perfettamente, a testimoniarlo sono i suoi profili social, tik tok e Youtube, che contano circa 16 mila followers, tantissimi like e commenti. 

Un traguardo meraviglioso per la ventiduenne, che due anni fa credeva non si sarebbe mai più risvegliata.

L’ estate era alle porte e Alba pensò di volerapportare qualche modifica alla sua alimentazione, eliminando tutti quei cibi considerati poco sani. No, non avrebbe voluto fare una dieta per perdere peso, l’ intento, come la stessa spiega, era semplicemente quello di rendere la sua alimentazione più sana. 

Qualcosa, però, andò storto. 

Senza che se ne accorgesse iniziò a perdere peso. A fine estate, dice, “non avevo neanche la forza di alzarmi dal letto”. Pesava 37 chili, ma non ammetteva di essere malata. Era convinta di stare bene. Del resto, quando si è affetti da un disturbo alimentare è così che funziona, non ci si accorge di averlo, si considerano normali abitudini che di normale non hanno nulla, purtroppo. 

Ciononostante, i suoi genitori si erano accorti che qualcosa non andasse, il malessere della ragazza lo percepivano tutto e litigavano costantemente . Un giorno, proprio nel corso di una discussione, Alba disse alla madre di aver bisogno di aiuto. 

Quelle parole segnarono l’ entrata in un tunnel la cui via d’ uscita stentava a vedersi. Non sapevano come muoversi, si recarono dal medico di base che consigliò loro uno psicoterapeuta non specializzato in disturbi alimentari, infatti le condizioni della ragazza non migliorarono, continuava a perdere peso.

Ogni gesto sembrava ormai inutile, ma improvvisamente accadde una cosa che non si sarebbero mai aspettati. Il ricovero in un centro ad Empoli, specializzato per la cura dei disturbi alimentari, diede vita alla svolta. La svolta che ha riportato Alba alla vita. 

Fu un periodo difficile per la giovane, che era costretta a fare ogni pasto assistita da un equipe di medici il cui compito era assicurarsi che mangiasse tutto. Vedere il peso aumentare, inoltre, non aiutava affatto. Alba sentiva continuamente delle voci. Spiega che a parlarle era l’ anoressia. Mi diceva: “ non mangiare, non farti aiutare, non prendere peso. 

Non ho mollato, perché sapevo che se lo avessi fatto una sera mi sarei addormentata e on mi sarei mai più risvegliata. Di questo, avevo paura.”

Una paura, che le ha aperto le porte della salvezza. 

Infatti, Alba sta meglio, ma non nega che ogni tanto quelle voci che le dicono di non mangiare le sente ancora. Ha solo imparato a controllarle, a non far si che urlino più forte della voglia di vivere, soprattutto nel corso di questi mesi di pandemia, durante i quali, sostiene, restare costantemente chiusi in casa a contatto con i propri punti deboli, è stato più difficile di quanto si possa immaginare. 

A darle la forza necessaria per andare avanti, oltre le cure, sono i 16 mila followers che ogni giorno riempiono i suoi post di like e commenti. 

Quello di Alba è un profilo Instagram che ha tutte le caratteristiche di un diario in cui ha raccontato il suo percorso di guarigione con l’ intento di aiutare chiunque leggesse, diventando così un punto di riferimento per tante ragazze che le scrivono per chiederle aiuti e consigli. 

“Quando mi scrivono, spiega rammaricata, un po’ mi dispiace. Perché, penso che non dovrei essere io a sensibilizzare sui disturbi alimentari o ad aiutare chi ne soffre. Questo, dovrebbe essere compito delle istituzioni, di chi ha competenze in merito.”

Ed è proprio alle istituzioni e a chi ha competenze in merito che si rivolge per chiedere loro di non lasciarli soli, perché i disturbi alimentari non sono capricci come erroneamente si pensa, ma vere e proprie malattie che possono, con il trascorrere del tempo, soprattutto se non curate, portare alla morte.

Si dice che ciò che segni, insegni. Alba Toninelliquesto lo sa bene.

Da ciò che segna ha saputo trarre la forza di ricominciare a vivere ed insegnare agli altri ad amare la vita nonostante tutto, perché è il dono più prezioso che si possegga.

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