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20 Aprile 2024

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La storia. Quando avere la presenza di medici a bordo ti salva la vita

Di Anna Adamo


Volo Pescara- Palermo V71589, la hostess ha chiesto se vi fossero medici a bordo. Una donna stava male e bisognava prestarle soccorso in maniera immediata. 

Due medici presenti a bordo, il cardiochirurgo Germano Di Credico, un secondo di cui non si conosce ancora il nome e tre aiutanti, Antonio Catavaio, Studente di Medicina; Francesco Giardinelli, Fisioterapista e la sua fidanzata Barbara De Curtis, che non si conoscevano tra loro, non se lo sono lasciati ripetere due volte e si sono dati da fare nell’ immediato tagliando alla donna i vestiti per praticarle il massaggio cardiaco e tutte le manovre necessarie per tenerla in vita, poiché si erano accorti che avesse avuto un infarto.

Il tentativo di rianimarla è durato fino all’ atterraggio presso l’ Aeroporto di Palermo “Falcone Borsellino”, laddove ad attenderli c’erano gli operatori del 118 che hanno poi trasportato la donna in ospedale.

Nonostante faccia il medico da ormai molti anni, il dottor Di Credico è ancora sconvolto, a tratti incredulo, perché come lo stesso spiega, non gli era mai capitato di dover prestare soccorso ad una persona mentre era in aereo, ma non avrebbepotuto agire diversamente, perché il lavoro di medico è una missione e richiede di “esserci sempre”.

Riferendosi alle condizioni della donna ha sottolineato quanto quest’ultima sia stata fortunata ad averli incontrati a bordo, perché se non ci fossero stati non ce l’ avrebbe fatta.

Ancora emozionati sono, invece, il fisioterapista Francesco Giardinelli, al quale piacerebbe rintracciare la donna per poterla abbracciare quando starà meglio, e la fidanzata Barbara De Curtis che di quel giorno sostengono ricorderanno più di ogni altra cosa la spontaneità con cui quella squadra di primo soccorso si è costituita. L’ unico modo per spiegare la situazione, dice, sia pensare che nonostante non si fossero mai incontrati prima di quel momento, sapessero esattamente cosa faree quindi siano state le competenze di ciascuno a vincere su tutto.

Una storia incredibile, che mette i brividi, ma soprattutto permette di capire quanto importante sia il lavoro di squadra e quanto bene possa fare la solidarietà.

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