Home Italia

Il Presidenzialismo per una Italia più forte 

 di Giuseppe Coglianese*


Un po’ di storia recente sul Presidenzialismo in Italia: Il 20 giugno 2018 il comitato ‘Nuova Repubblica’, guidato dal costituzionalista Giovanni Guzzetta ha depositato presso la Cassazione una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per chiedere il referendum sul presidenzialismo, raccogliendo uno schieramento che pescava in modo trasversale tra politici, imprenditori e società civile. 

Tra i promotori, Stefania Craxi, Roberto Giachetti, Arturo Parisi, Mario Segni, Giorgio Squinzi, Andrea Cangini, Franco Debenedetti e Arturo Diaconale. La proposta di legge presentata, composta da 7 articoli, prevedeva che, con il referendum, si dava mandato a un’ assemblea costituzionale, composta da 200 membri, con sede a Palazzo Madama, con il compito di dare attuazione al risultato referendario. L’iter prevedeva la pubblicazione della proposta in Gazzetta ufficiale, e a  seguire la raccolta delle firme: ne servivano 50 mila, entro 6 mesi, per  portare la proposta al Parlamento. In seguito ci sono state altre iniziative da parte dei partiti del centrodestra Forza Italia, Lega, Fratelli d’ Italia ecc… con i gazebo per la raccolta delle firme. 

In poche parole cos’è il Presidenzialismo: La repubblica presidenziale (o presidenzialismo) è una forma di governo, appartenente alle forme di democrazia rappresentativa, in cui il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che è sia il capo del governo. Generalmente questo è democraticamente eletto dai cittadini e forma il suo governo; essendo capo di Stato non ha bisogno di voto di fiducia parlamentare anche perché, avendo già ottenuto il voto della maggioranza dei cittadini, non ha bisogno della fiducia dei loro rappresentanti. La legittimazione attraverso il voto conferisce al presidente una chiara superiorità rispetto ai suoi ministri, non sempre rimarcata nei sistemi parlamentari. Mai come oggi il nostro sistema parlamentare è in crisi vedi la crisi di Governo che poi si è risolta con la formazione di un Governo di Unità Nazionale. Bisogna cambiare schema, bisogna soprattutto decidere se vogliamo restare in questo modello parlamentare ormai decotto o passare a una Repubblica Presidenziale e permettere finalmente ai cittadini di eleggere il proprio Presidente. Questa scelta è troppo importante perché la facciano in pochi, c’è bisogno che la facciano i cittadini con un referendum di indirizzo che dia mandato ad una assemblea costituzionale per realizzare una modifica della Costituzione. Quindi referendum sul presidenzialismo e poi assemblea costituzionale. Tra i promotori del referendum sul presidenzialismo come  già citato precedentemente c’è Stefania Craxi figlia del leader socialista Bettino Craxi-suo padre voleva fortemente il presidenzialismo inserito tra i punti della “Grande Riforma”. 

Da cittadino italiano prima che da dirigente provinciale dei LiberalSocialisti NPSI condivido in pieno questa  battaglia e faccio un appello in primis ai miei colleghi di partito, a tutti i Socialisti ( in qualunque partito siano collocati), a tutti i partiti, movimenti, associazioni politico-culturali ecc…  a confrontarsi e a discutere di tale proposta e riportarla quanto prima al  centro del dibattito politico. Nel 2022 si voterà per la Presidenza della Repubblica anche se il tempo è poco perché non provarci il mio motto è “Tentar Non Nuoce”.  Concludo dicendo che oggi il Presidenzialismo renderebbe il Paese Italia  più forte sia a livello europeo che internazionale soprattutto in vista delle future sfide che ci attendono .

*Dirigente Provinciale LiberalSocialisti NPSI Salerno

Exit mobile version