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Molaro da ‘Dimaro’

Prosegue la seconda fase di ritiro del Napoli a Dimaro. Giornate trascorse tra doppie sedute di allenamento, incontri con i tifosi, lunghi confronti tra i singoli giocatori ed il nuovo tecnico Luciano Spalletti e gare amichevoli.
Per noi direttamente da Dimaro ha analizzato questi primi dieci giorni di attività in Trentino Francesco Molaro, direttore di ‘Tutto Napoli’ e ‘TeleClubItalia’.

“Quello di quest’anno è, per tanti motivi, un ritiro diverso rispetto al passato. La prima motivazione è certamente il Covid che ha comunque frenato la numerosa presenza dei tifosi a seguito della squadra, cosa che ha sempre caratterizzato il ritiro del Napoli.

È però inutile nasconderlo… ha giovato un ruolo importante anche la delusione per la mancata Champions che continua a determinare una particolare amarezza. Quel pareggio in casa con il Verona purtroppo ancora non è stato smaltito. 

Per quanto riguarda la nuova gestione tecnica l’impatto della squadra con Spalletti è stato a mio avviso ottimo. Il nuovo tecnico è molto attento, lavora a molti esercizi sulla fase difensiva, cura tutti i dettagli ed ancor di più parla molto con i giocatori. L’ho visto dialogare a lungo con Demme, Osimhen ma anche con altri azzurri e questo è importante perchè si crea un rapporto ottimale che aiuta i giocatori a seguirlo ed ascoltarlo con attenzione e concentrazione.

Spalletti sembra delegare molto il suo staff ma in realtà controlla lui tutto in prima persona. In questa prima fase di ritiro abbiamo già visto alcune cose molto interessanti tra cui un Lobotka di nuovo in forma, un Koulibaly molto attento ed ho la sensazione che questa sia una stagione molto interessante.

Insigne? Beh anche qui a Dimaro se ne parla tanto. Spalletti ha affermato di volerlo allenare ma ovviamente sa bene che la “palla” in questo momento è nelle mani di Lorenzo e del presidente e dunque non si sbilancia più di tanto. I tifosi lo aspettano desiderosi che questa telenovela finisca bene e soprattutto presto. 

Dai sostenitori a noi addetti ai lavori tutti ci auguriamo un happy end perché sappiamo benissimo che partire ad inizio anno con delle incognite così pesanti in una piazza come Napoli sarebbe difficilissimo. 

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