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Giffoni Film Festival, De Luca parla ai ragazzi ‘Usate la mascherina’

“Siamo in Italia l’unica Regione in cui resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’esterno. Vi dico percio’ di usarla sempre. Non e’ un martirio, ma un aiuto importante ad impedire il contagio”, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania e’ intervento oggi al GIFFONI Film Festival, e in un incontro con i ragazzi ha toccato anche il tema delle mascherine, ancora obbligatorie in Regione “I dati di oggi dicono che i positivi sono 292 in Campania. Siamo davvero sulla soglia. La liberta’ non puo’ esistere se scollegata al principio di responsabilita’. Sento cose che fanno ridere o piangere da parte di alcuni esponenti politici che vedono in questi comportamenti un attentato alla liberta’. La liberta’ e’ tale perche’ ha dei limiti, altrimenti non esiste. Una democrazia che non tenga insieme liberta’ e responsabilita’ e’ destinata a morire. Abbiamo percio’ bisogno di una grande presa di coscienza. Dobbiamo completare la vaccinazione. Dobbiamo essere rigorosi nei comportamenti”. 
“Invece si preferisce fare la movida e assumere comportamenti idioti – ha aggiunto – Ci si scambia le bottiglie di quelle porcherie che vi danno da bere e questa sarebbe una prova di liberta’? Qui bisogna comprendere che di questo passo si chiude di nuovo tutto. Chi assume una posizione del genere e’ un nemico della liberta’, delle relazioni in presenza, della didattica in presenza. Chi si comporta cosi’ e’ amico delle chiusure”. De Luca ha aprlato anche di criminalita’: “La camorra la dobbiamo affrontare in due modi, affermando da un lato la cultura delle regole e dall’altro la cultura dello Stato e della repressione, parola che uso senza alcun imbarazzo. La poverta’ su questo fronte non puo’ essere un alibi. So bene che chi nasce in quartieri a rischio puo’ gia’ essere condannato. In questo caso bisogna intervenire con un programma specifico che spezzi la catena della vendetta che spesso alimenta il proliferare della delinquenza. Fatto il lavoro di recupero sociale, si arriva poi al punto in cui lo Stato deve fare la sua parte, anche con mezzi repressivi”.


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