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La verità è che Grillo tratta i ‘grillini’ come cretini

Il dramma interno al Movimento Cinque Stelle consegna, fra gli altri, un elemento ‘interessante’ all’opinione pubblica. Beppe Grillo tratta i suoi, è una impressione diffusa, come un gruppo di ‘cretini’. Quel suo “Io non sono il padre-padrone del Movimento, io sono il papa’ del Movimento: ho fatto delle cose straordinarie, con chi oggi mi sta disprezzando, che non rinnego” non è la rivendicazione di una leadership. È un avviso: siete dei bambini ed avrete sempre bisogno di me. 

Li tratta come cretini perché non avvia percorsi e confronti. Lui consegna idee che poi devono diventare la linea del Movimeto. 

Non riunisce gli organi, quei pochi e finti che che ci sono, lui registra un video per tutti, militanti, dirigenti, associazioni, osservatori e stampa e pretende che i parlamentari si adeguino. Non li considera interlocutori ma meri esecutori. 

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